La questione dei costi potrebbe essere più complicata con l’agentic AI rispetto alle applicazioni low-code tradizionali, ammette. “Si potrebbe eseguire lo stesso agente una con la necessità di 10 righe da un database e utilizza 10.000 token”, dice Riley. “Lo si potrebbe eseguire una seconda volta e richiederebbe un milione di token a causa degli input che riceve e delle azioni che compie. Dobbiamo assicurarci di avere delle protezioni, e le stiamo costruendo”.
Le aziende vogliono visibilità su ciò che è accaduto, in modo da poter tracciare ciò che fanno gli agenti, hanno bisogno della telemetria per poter perfezionare gli agenti in modo da farli lavorare in maniera specifica. E necessitano di chiarezza sui costi, in modo da poter applicare dei massimali. L’IT vorrà monitorare la diffusione dell’utilizzo degli agenti di AI e i costi dell’AI generativa, per assicurarsi che stia fornendo valore all’azienda e convenienza agli utenti aziendali.
Se l’agentic AI decolla, potrebbe aver bisogno degli stessi processi per raccogliere gli agenti utili e mantenerli, o aggiungere altre funzionalità. Per esempio, il Power Platform Admin Center sta ricevendo informazioni da Copilot Studio, e altre piattaforme offrono informazioni simili. “Sarà in grado di vedere chi ha costruito gli agenti, cosa hanno costruito, qual è l’utilizzo, chi lo sta usando, quali dati stanno passando”, dice Riley. “Se lo desidera, sarà in grado di raccogliere tutto questo, trasformarlo in una soluzione molto più gestita e farla controllare dall’IT”.